Pesce San Pietro

I nomi del pesce San Pietro, quali sono le sue caratteristiche, proprietà alimentari e come cucinare il pesce San Pietro senza alterarne il sapore e la consistenza pesce San Pietro in preparazione per cottura

Il pesce san Pietro

viene anche chiamato pesce gallo, citula, tutti nomi dello stesso Zeus Faber. Si tratta di un pesce con una grande resa in cucina in quanto ha pochissimo scarto. Le carni sono sode e saporite. Il pesce San Pietro è un pesce di acqua salata della Famiglia delle Zeidae, Genere Zeus, Specie Faber. La sua descrizione scientifica è dunque Zeus Faber. Il pesce san Pietro ha sagoma ellissoidale e schiacciata, può raggiungere quasi il metro di lunghezza e gli 8 kg di peso. La bocca è larga e la testa, molto caratteristica, presenta diverse protuberanze e spine. La caratteristica fisica che rende unico il pesce san Pietro sta nella macchia scura sulle squame a sfondo chiaro collocata centralmente sui fianchi (la leggenda narra che San Pietro avrebbe catturato questo pesce in persona, imprimendogli le proprie impronte delle dita). Questo pesce predilige fondali sabbiosi e acque temperate. Popola il Mar Mediterraneo e il Mar Nero.

Come cucinare il pesce san Pietro?

Il pesce san Pietro va cucinato in modo da non alterare il suo sapore, quindi al forno al cartoccio e con ingredienti che non alterino o coprano il suo sapore. Il pesce San Pietro ha un basso apporto calorico che non supera le 83 kcal per 100 grammi, caratteristica che lo rende adatto a diete dimagranti e ipocaloriche; è inoltre un'ottima fonte di proteine dall'alto valore biologico e di sali minerali, tra cui spiccano in particolare il sodio e il potassio. E' infine ricco di acidi grassi omega-3, fondamentali per la salute del cuore e dell'intero sistema cardiovascolare.

Ricette con pesce san pietro

I nomi del pesce San Pietro, quali sono le sue caratteristiche, proprietà alimentari e come cucinare il pesce San Pietro senza alterarne il sapore e la consistenza