il simbolo del cerchio in cucina

significato cerchio in cucina vortice di luce

…accendete il fuoco dolce e mescolate continuamente per addensare il composto, quando la crema sarà ben densa, spegnete il fuoco e versatela in una terrina…

…mescolare la polenta per l'intera cottura è molto importante per evitare la formazione di grumi ed avere quindi una consistenza omogenea, liscia e compatta…

…per una perfetta mantecatura del risotto aggiungere il burro freddo e mescolare con cura per dare omogeneità…

Il gesto di imprimere un movimento rotatorio destrorso con uno strumento di legno o di metallo è alla base di alcune delle preparazioni alimentari più conosciute, un semplice gesto dalle implicazioni religiose, sociali, culturali e storiche.

La parola italiana cerchio deriva dal latino “circus” che deriva dal greco “kirkos” (anello) che a sua volta origina dalla radice indoeuropea “kr”(volgere in giro) e che ritroviamo nella parola”chakra”.

La circonferenza è quella figura geometrica che non ha un inizio né una fine quindi è l’unione di ogni inizio e di ogni fine, è l’alfa e l’omega, ogni suo singolo punto è equidistante dal centro in un trionfo di perfezione e la circolarità appartiene al nostro essere, alla nostra quotidianità tanto che la ritroviamo nei movimenti delle mani, del busto e del corpo tutto.

Per i nostri antenati il movimento (semi)circolare della falce fienaia o della mietitura, il setacciare semi e sementi e il macinare cereali avevano un importante significato legato alla sopravvivenza: se non mieti non hai grano da macinare per fare il pane!

Il cerchio è una delle più antiche forme di aggregazione che nasce dal gruppo di individui davanti al fuoco fino all’insieme di capanne (circolari anch’esse!) nel villaggio.

Il popolo Sioux divide il villaggio in quattro come i punti cardinali, come le stagioni, come le fasi della vita umana in un eterno ritorno all’origine.

Round (rotondo e sacro) è il villaggio anche per gli antichi popoli germani, il cerchio della tribù.

Tra le capanne attorno al fuoco le danze dei girotondi, ovvero i cerchi danzanti, imitano ed evocano il corso del sole e di tutti gli altri astri, la successione delle stagioni, i ritmi circadiani e la ruota del tempo per garantire prosperità e crescita sia fisica che spirituale; in particolare per garantirsi influssi benefici è necessario ruotare in senso orario attorno ai campi, al bestiame, alle abitazioni, alle partorienti, alle fonti curative e alle pietre sacre. Il cerchio danzante acquisisce forza ed energia: unendo le mani dei danzatori, la mano sinistra riceve energia, la mano destra la dà. Il movimento circolare rigorosamente destrorso distribuisce l’energia a tutti, moltiplicandola, assumendo due funzioni principali: proteggere dalle negatività esterne e mantenere (e accrescere) le energie positive del gruppo evitandone contemporaneamente la dispersione.

Con l’avvento del cristianesimo il cerchio sacro volge al magico legandolo indissolubilmente al paganesimo che si estrinseca nel sabba stregonico, nel circolo magico tracciato nella nuda terra che contemporaneamente protegge e occulta la strega. A guidare la danza del sabba non è più Dioniso ma la sua riedizione in chiave antipagana, il diavolo, il grande nemico che eredita dagli antichi satiri tutto l’armamentario simbolico caprino: zampe, zoccoli, barbetta e corna.

Una interessante evoluzione del cerchio, diffusa in tutte le culture umane è l’uroboro; il serpente che si morde la coda, apparentemente immobile, ma in eterno movimento, rappresenta il potere che divora e rigenera se stesso, l'energia universale che si consuma e si rinnova di continuo, la natura ciclica delle cose, che ricominciano dall'inizio dopo aver raggiunto la propria fine. Simboleggia quindi l'unità e l'androginoprimordiale, la totalità del tutto, l'infinito, l'eternità, il tempo ciclico, l'eterno ritorno, l'immortalità e la perfezione.

L’antico e semplice gesto del tracciare un segno circolare racchiude il passato dell’uomo, la vita e la morte, il sacro e il profano, l’appartenenza e l’esclusione.

La prossima volta che mescolerete una pietanza durante la fase di preparazione fatelo con la consapevolezza di agire secondo criteri che accompagnano l’uomo dalla notte dei tempi.

i movimenti circolari in cucina e significato