Tecniche di Cottura Alternative: alla Scoperta di Nuovi Orizzonti Culinari

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Siamo abituati a vedere nelle nostre cucine padelle o tegami che si scaldano su una fiamma viva; esistono tuttavia una serie di tecniche di cottura alternative, che rappresentano probabilmente nuovi orizzonti per i professionisti e per gli appassionati di cucina.

Non tutte le tecniche che vedremo possono essere messe in pratica in modo semplice: se in alcuni casi sono sufficienti elettrodomestici piuttosto comuni, in altro è necessario dotarsi di macchinari che trovano spazio, solitamente, all’interno di una cucina professionale.
Scopriamo insieme quali sono le nuove soluzioni in cucina.

Nuove soluzioni in cucina

Sono sempre di più gli italiani che scelgono di portare in tavola piatti salutari e che, di conseguenza, scelgono il vapore come soluzione per la cottura.
Al di là degli aspetti positivi per la salute - legati ad una cottura che non prevede l’utilizzo di grassi o di temperature elevate - il vapore consente di ottenere piatti croccanti all’esterno e molto succosi all’interno.
La cottura al vapore sta diventando sempre più diffusa: sfruttando la vaporizzazione, è possibile mantenere inalterati il sapore e i nutrienti delle pietanze, che risulteranno anche più tenere.
È proprio per questo che i forni al vapore si stanno facendo strada anche nei ristoranti, con gli chef che considerano il forno a vapore come un elemento centrale e funzionale per la realizzazione di piatti di qualità.

Per chi sta pensando di integrare la propria cucina di casa con un forno multifunzione, a questo link segnaliamo una valida guida per la scelta di un forno a vapore.

Altra tecnica interessante è quella denominata “a bassa densità”, in quanto i cibi vengono cotti a una temperatura che si aggira intorno ai 120°- 125°. Tale sistema sfrutta l’umidità presente nelle preparazioni culinarie e anche in tal caso è necessario possedere un forno adeguato.
È particolarmente indicata per la cottura di carni e arrosti.

Particolarissima poi la cottura “sottovuoto”, di particolare successo nell’alta ristorazione, per cui è necessario essere in possesso di macchinari appositi e forni adeguati. Tale modalità consiste nel cuocere il cibo lasciandolo in un sacchetto (sottovuoto appunto), a una temperatura compresa tra i 65° e i 98°; terminata questa prima fase, la pietanza deve essere inserita in abbattitore e poi in frigorifero. Tale soluzione permette di conservare il tutto per diversi giorni, mantenendo il sapore originale.
Oltre alle tecniche indicate, è possibile citare altre due tipologie di cottura molto interessanti.

La tecnica a estrusione invece richiede l’uso della macchina chiamata “estrusore”, che consente di realizzare un unico impasto unendo proteine, parti liquide della pietanza e amido. Dopo questa fase il macchinario realizza gli estrusi, ovvero delle parti che possono anche essere cotte tramite frittura o altre tecniche. Senza dubbio tutte queste soluzioni citate sono molto innovative e consentono di provare gusti e sapori differenti, per dare una svolta alla propria cucina.

come cucinare con tecniche alternative a quelle di cottura al fornello tradizionale